Il progetto condiviso dalle cantine e dalle famiglie associate è solo uno, dal 1985 ad oggi: creare un luogo dove scoprire il territorio friulano attraverso i suoi vini, contribuendo a far conoscere ogni giorno ciò che questa terra ha da offrire.
L’azienda nasce negli anni 50 nella zona del Faet, ai piedi del monte Quarin, ed oggi è gestita interamente da Andrea Drius che, seguendo le orme dei nonni, cura questo fazzoletto di terra. La filosofia aziendale si basa sulla valorizzazione del prodotto che la terra ci concede, nel massimo rispetto dell’ambiente. L’aspetto manuale riveste ancora grande importanza per il mantenimento di vitigni con oltre mezzo secolo di vita, e le tecniche colturali tradizionali si sposano con i nuovi principi di coltivazione a basso impatto ambientale al fine di ottenere un prodotto sano e di alta qualità.
Isidoro Princic, per tutti Doro, inizia ad imbottigliare nel 1952, fra le dolci colline di Pradis. Sandro, suo figlio, ne ha raccolto il testimone ed è oggi uno dei punti di riferimento del Collio con i suoi immensi vini, frutto del grande lavoro in vigna.
Da qualche anno è entrato in azienda a dare man forte anche Carlo, figlio di Sandro, che si occupa della vigna del nonno Doro dalle cui uve nascono sei vini bianchi, con vinificazione sempre in acciaio, e due vini rossi.
L’azienda si trova a Zegla, a pochi metri dal confine sloveno. Da circa 300 anni la famiglia Keber abita questa terra, che nei secoli ha visto il susseguirsi di diverse bandiere: Austria, Slovenia, Italia… oggi Kristian e Veronika, figli di Edi e Silvana, gestiscono le vigne e la cantina portando avanti l’eredità di famiglia con cura e passione.
Tradizione e Territorio – da questi due punti cardine prende forma il Collio Bianco, il più vecchio vino del nostro territorio e l’unico prodotto dall’azienda. Il Collio è da sempre composto dalle varietà autoctone: Tocai Friulano, Malvasia Istriana, Ribolla Gialla – figlio della ponca su cui cresce, erede di una storia da raccontare sorso dopo sorso.
Una consolidata passione per il vino che dura in famiglia da sei generazioni. Sin da quando Livio Felluga consacra l’amore per la collina restaurando i primi vigneti a Rosazzo, i suoi vini così inconfondibili per stile e profumi sono i vini della Carta Geografica: un’antica mappa della zona collinare del Friuli, segno di un profondo legame con la storia e il territorio.
La Carta Geografica rappresenta con orgoglio i grandi vini bianchi d’Italia in oltre 80 Paesi, perpetuando il sogno di quel grande uomo che è stato Livio Felluga.
L’azienda sorge, produce e raccoglie i suoi frutti nella zona di Brazzano, piccola frazione del Comune di Cormòns, e vanta una superficie di circa 10 ettari, quasi per intero coltivati a vigna.
I vigneti sono in parte situati in collina ed in parte in pianura, e certo non facilitano il lavoro meccanizzato: molti interventi devono essere svolti con metodi che ricordano il lavorare dei nostri padri, dai quali ancora oggi Gabriele e suo padre Francesco, sempre all’opera, traggono utili insegnamenti, rimanendo fedeli ad una tradizione secolare che ha reso grandi i vini friulani.
Correva l’anno 1972 quando Luigi Antonutti, uno dei decani del vino friulano, innamorato della terra e dei frutti che queste colline dispensano, acquistava alcuni ettari nel cuore del Collio Goriziano, sui pendii dolci della zona di Subida, creando un’azienda diventata sinonimo di eleganza e tipicità.
Oggi, sotto la guida della famiglia Scarpa ma sempre con l’insostituibile collaborazione di Andrea Antonutti, figlio di Luigi, Subida di Monte rappresenta un punto di riferimento nel panorama enologico regionale.
La passione e la tecnica sono state tramandate di generazione in generazione fino ad arrivare a Franco, viticoltore dei giorni nostri ma vignaiolo di un tempo: è lui che ha saputo trasformare l’azienda prendendola per mano e portandola all’attuale reputazione. La cantina, situata in località Novali, è completamente circondata dai vigneti, quasi stretta in un benevolo abbraccio. Cantina e vigneti formano un corpo unico che si estende per circa dieci ettari: grazie all’estrema cura delle piante e dei frutti e alla sapienza e precisione in cantina, qui nascono grandissimi vini che raccontano il territorio con eleganza e indimenticabile carattere.
Tutto ebbe inizio con Giuseppe Raccaro, che nel lontano 1928 decise di trasferirsi dalle Valli del Natisone in una casa colonica a pochi passi dalla chiesa di Santa Maria, situata ai piedi del monte Quarin, il colle che sovrasta Cormòns. La svolta avvenne nel 1986, quando suo nipote Dario iniziò ad imbottigliare il vino, decidendo di dedicarsi completamente alla produzione vitivinicola di qualità.
Oggi è ancora lui, insieme alla moglie Dalila e ai due figli Paolo e Luca, che dedica quotidianamente anima e corpo alle sue vigne per dar vita a vini autentici, capaci di esprimere il terroir e che raccontino di un lavoro rispettoso della natura.
La cantina di Paolo e Veronica ha sede fra le dolci colline di Pradis. Nacque prediletta questa terra: scendeva scoscesa dalle rocche bianche delle Alpi Giulie popolandosi di colline e di boschi fino a farsi pianura e incontro con il mare. Oggi quest’impasto di marne e arenarie frammentate, che il tempo ha arricchito di sali rimescolandolo e insalivandolo con i passaggi delle stagioni, è ancora quello antico: il grembo migliore che ci sia per le uve da vino.
L’azienda nasce nel 1970 sotto la guida di Franco Bastiani, ed è ancora insieme a lui che oggi Barbara, sua figlia, cura con amore e passione un piccolo giardino vitato nel cuore del centro cittadino di Cormòns.
Vini inconfondibili, unici, che raccontano una storia radicata nella terra e sempre rimasta fedele alla vite… vendemmia dopo vendemmia, calice dopo calice.
Fu Bruno a partire, uomo infaticabile per cui le ghiaie cormonesi e le marne del Collio non avevano segreti. Poi fu il turno di Mario, e insieme a lui Marinella: agli inizi degli anni Settanta seppero innovare l’azienda soprattutto in campo enologico, imbottigliando per la prima volta alla fine di quel fortunato decennio di cambiamento. Il figlio Stefano, insieme alla sorella Rosanna, ne raccoglie l’eredità nel segno del binomio perfetto: tradizione e innovazione, alla ricerca di una progressione qualitativa sempre più esclusiva dei prodotti della vigna e della cantina.
Due fratelli, un padre, un terroir: la vite e il territorio costituiscono dei capisaldi per la famiglia Sturm. La sinergia tra il papà Oscar e i figli Patrick e Denis è un punto di riferimento per tutto il Collio, e porta alla produzione di grandissimi vini: eleganti e raffinati i bianchi, possenti e passionali i rossi… in produzione biologica, sempre nel rispetto della natura e delle tradizioni che da secoli animano questo lembo di terra adagiato sul confine.
La Tenuta si trova a Cormòns, sul versante sud del Monte Quarin, ed è situata alla fine della strada panoramica che conduce al piazzale del Monte, ad una quota di circa 200 metri sopra al livello del mare. Splendida dimora nobiliare, era di proprietà della famiglia del filosofo Carlo Michelstaedter.
L’azienda conta 4 ettari, oggi equamente divisi fra vigneti (per la maggioranza impianti di vitigni autoctoni del 1938) e uliveti.
L’azienda nasce nel 1870, in località Plessiva, sulla cresta del Collio italiano. Gradimiro Gradnik, per tutti Miro di Plessiva, fu tra i primi imbottigliatori del Collio: facile a dirsi oggi, ma quasi avveniristico negli anni sessanta! Da allora l’azienda agricola Gradnik è impegnata su produzioni di qualità nel rispetto della migliore tradizione del Collio.
I vigneti, totalmente esposti a Sud, sono stati gradualmente rinnovati e reimpiantati con vitigni pregiati. Ora la figlia di Miro, Neda, ne continua l’opera con saggia capacità.
Due amici e l’amore per un posto speciale: il Monte Quarin.
Così nel 2018 ha inizio questa nuova realtà vitivinicola in Collio, con un grande staff che anima l’azienda: Miran, Salvador, Maria e Diego.
Si predilige una viticoltura biologica e sostenibile, amica dell’ambiente, che esclude l’utilizzo di qualsiasi fertilizzante chimico, pesticida, fungicida o erbicida.
L’azienda, nata alla fine degli anni Novanta, si trova a Cormons nella zona di Pradis, fra le DOC Collio e DOC Isonzo. Vigneti e cantina vengono gestiti con cura e passione da Renzo Sgubin, assieme alla moglie Michela e ai figli Leonardo e Andrea, eredi di una tradizione contadina legata a questa terra da tre generazioni. Attualmente si producono otto diversi vini, sei bianchi e due rossi.
Pradis è un angolo di Cormòns immerso nel verde, ideale per riscoprire se stessi e i valori familiari: qui, fra colline e vigneti, Maurizio Buzzinelli da anni dà voce alla propria terra attraverso vini dal gusto raffinato, ricco, intenso.
Racconti di uomini e di vini si intrecciano tra i filari della vigna, fra il lavoro dei campi e quello della cantina. Ognuno ha la sua storia, per rendere il loro vino ancora più speciale.
Polje è il marchio creato dai fratelli Luigi e Stefano Sutto quando, a inizio secolo, ebbero l’occasione di acquisire una cantina a Novali di Cormòns. Nella scelta del nome si ispirano alle doline che caratterizzano il territorio, chiamate appunto polje, formatesi per effetto dell’erosione delle Prealpi Giulie. Nel 2015 il marchio Polje entrò a far parte del gruppo Sutto Wine.
Una storia fatta di persone: in principio fu il nonno Gigi, che fondò nel 1937 l’azienda insieme ai suoi figli.
Oggi, Boris e David conducono in prima persona l’azienda agricola grazie all’esempio del padre Carlo e dell’infaticabile mamma Ester.
Solo uve belle e sane entrano in cantina, e lo scorrere naturale del tempo nelle fermentazioni in acciaio e nelle maturazioni in legno scandisce il ritmo del divenire: da grappolo a mosto ed infine a vino.
Una vocazione antica per la viticoltura, praticata oggi con passione: da generazioni la famiglia Drius coltiva la vite nell’estremo lembo nordorientale dell’Italia, nelle zone a DOC Collio e DOC Isonzo in Friuli Venezia Giulia.
Mauro Drius, la moglie Nadia, i figli Denis, Erika e Valentina: una famiglia unita che – senza abbandonare la sua secolare tradizione agricola e guardando nello stesso tempo verso un futuro sostenibile – ha fatto del rispetto ambientale e della naturalità il pilastro della sua filosofia produttiva.
L’azienda nasce nel 1923: fin da allora la famiglia Blazic, composta oggi da Franco, Cinzia e i figli Michele e Monica, ha dato importanza alla valorizzazione e al rispetto della tradizione vitivinicola, preservando i vitigni autoctoni e i cloni antichi che caratterizzano il territorio.
La gestione agronomica dell’azienda, che segue metodi biologici, è improntata a una visione moderna, mantenendo però saldo il legame con l’eredità passata: innovazione e progresso si fondono armoniosamente con la sapienza dei metodi tradizionali.
Con una storia lunga quasi otto secoli, il Castello di Spessa – a Capriva del Friuli – ha ospitato personaggi di prestigio come Giacomo Casanova e Lorenzo Da Ponte; in parallelo, a Cormòns, seguendo la grande vocazione vitivinicola del territorio, si trova la Cantina dove nascono gli eleganti vini dell’Azienda.
Oggi la Tenuta conta 70 ettari nella DOC Friuli Isonzo e 28 ettari nel Collio… oltre ad un campo da golf, una SPA, 3 ristoranti e un’atmosfera unica e indimenticabile!
Una collina vocata alla viticoltura di qualità: Duga, nel cuore di Zegla – località incastonata in un angolo estremo del Collio cormonese e prossima al confine con la Slovenia. Dieci ettari vitati, con filari che seguono naturalmente i declivi della collina composta da “Ponca”, un insieme di strati di marne e arenarie.
Il rispetto e l’esaltazione delle caratteristiche dei vini inizia dalle scelte in vigna – poi in azienda, la passione di un’intera famiglia… per trovare poi in bottiglia, tutta l’eleganza e la mineralità del territorio.
L’azienda ha alle spalle una ricca tradizione contadina: da tre generazioni la famiglia Deganis si occupa di queste vigne in Brazzano, ai piedi del Monte Quarin – ora nella persona di Giorgio, nipote del fondatore Luigi.
I vigneti si estendono oggi su 8 ettari, interamente in zone di produzione D.O.C. Collio e Isonzo, che danno vita a vini eleganti e caratteristici; l’azienda Zorzon affianca al lavoro della vigna anche l’ospitalità, con alcune camere per gli ospiti che possono così vivere il territorio nel migliore dei modi.
Arrivando nel Collio, in tempo di vendemmia, pare che un immane “rastrello divino” abbia pettinato le colline in filari ordinatissimi, rigogliosi, curati con una perizia ed un amore che tracima!
Si odono i tintinnii dei calici, si vedono gli arcobaleni nei bicchieri, si sentono i racconti della vendemmia, si annusa il profumo dei mosti, delle spremiture, o dei vini dorati e fruttati, che da queste colline la famiglia Kurtin fa sgorgare dal 1906!
Oggi l’Azienda ha un’estensione di circa 20 ettari, in larga parte vitati arrivando ad una produzione globale di 60.000 bottiglie circa.
L’azienda si colloca in Località Pradis, a Cormòns, sulle meravigliose e dolci colline del Collio, terra di vini unici e popoli ospitali.
Roberto e Alessia coltivano con intensa passione la vite e dalla stessa traggono il vino con sapiente cura, in armonia con la natura, rispettando esperienze e tradizioni acquisite nel tempo.
L’obiettivo: valorizzare la nostra terra, il Collio.
La storia dell’azienda, nata dalla passione di una famiglia contadina friulana, è il racconto dell’amore per la terra che continua da quattro generazioni.
Magnàs è il soprannome da sempre attribuito a questa famiglia, particolarmente al nonno Giovanni. Nei primi anni ’70, Luciano crea in località Boatina un’azienda agricola immersa in un incantevole giardino. È l’inizio di una costante evoluzione che nel 1991 porta il figlio Andrea ad affiancare Luciano, giungendo al primo imbottigliamento.
Magnàs è sinonimo di tradizione, serietà, solidità e l’albero che campeggia sulle sue etichette è il simbolo di tutti questi valori.
In principio fu nonno Amedeo: nato nel 1892 a Nimis, là dove nasce il Verduzzo migliore. Nel 1927 partì per trovare fortuna in Australia: lavorò duramente e risparmiò quanto bastava per tornare nelle sue terre, dove nel 1930 piantò le prime viti di Tocai ai piedi del Monte Quarin.
Quando, nel 1964, sorse il Consorzio di Tutela dei Vini del Collio, la Famiglia Manzocco si collocava già fra le grandi realtà del territorio, con oltre cento ettolitri di vino D.O.C.. Iniziarono i primi imbottigliamenti, le grandi soddisfazioni, e la Famiglia crebbe; oggi l’azienda è uno splendido punto di ricezione turistica incastonato nel centro cittadino, sotto la guida e la cura di Dario che, proprio come le generazioni che lo hanno preceduto, ama la terra e le tradizioni che la rendono unica.
